Terapia farmacologica
La terapia farmacologica prevede una prima valutazione del paziente (età anagrafica ed età biologica, anamnesi remota e prossima); poi una seconda in termini di caratteristiche e di intensità del dolore utilizzando una scala numerica (Numerical Rating Scale) che va dallo zero a dieci dove zero è “nessun dolore” mentre dieci “massimo dolore”. La scelta del farmaco dipenderà dalla tipologia del dolore (infiammatorio, meccanico, neuropatico) e dall’intensità della sintomatologia dolorosa: dolore lieve se NRS <3, moderato se =>4 e grave per NRS elevata. Va posta una particolare attenzione alla prescrizione farmacologica nel paziente anziano e/o fragile. I farmaci saranno di prima scelta in caso di dolore lieve, quali il paracetamolo o i FANS. Successivamente farmaci più potenti quali il tramadolo o l’associazione con il paracetamolo. Ancora: la carbamazepina nelle nevralgie facciali, gli antidepressivi triciclici nelle neuropatie periferiche e centrali, come pure i gabapentinoidi. Utile l’associazione con fitoterapici.
Durata del trattamento
Il rimaneggiamento della terapia prescritta avverrà a seconda dell’andamento clinico, e nei casi più gravi l’assunzione del farmaco si protrarrà per diversi mesi.
Benefici
Vasto è il campo di utilizzo di farmaci usati per il trattamento del dolore.
Si va da patologie lievi (strappo muscolare, cefalea, ecc) alle sindromi di intensità moderata (malattie articolari, problematiche della colonna vertebrale, artrite reumatoide, lombosciatalgie, insonnia di lunga data, ecc.) fino alle malattie gravi (stenosi lombare, ernie discali plurilivello, ecc).